mercoledì 27 febbraio 2013

RAPHAEL GUALAZZI - Happy Mistake

Il 14 febbraio con “Happy Mistake” (Sugar) Raphael Gualazzi rompe un silenzio lungo due anni per far ricominciare a parlare la musica. Riflessivo e nello stesso tempo appassionato, timido ma incontenibile, Gualazzi è tra i talenti più puri del panorama musicale degli ultimi anni: un vero e proprio “artigiano della musica” con un amore viscerale per il jazz e il blues.
E in “Happy Mistake” c’è ancora di più. Tredici brani ricchi di idee, invenzioni, dettagli che rompono gli schemi e spiazzano l’ascoltatore, tra soul, gospel, country, blues, rock e l’immancabile jazz. Un lavoro di cui lo stesso Raphael è autore, compositore, arrangiatore e produttore.

Come la mela di Newton che cade accidentalmente dall’albero e cambia il mondo o un microfono che lasciato involontariamente acceso durante un assolo di tromba diventa un controcanto e cambia radicalmente un brano, “happy mistake” è un errore che rende un’opera d’arte tale, un qualcosa fuori posto che colpisce l’attenzione. Ma anche un concetto applicato alla vita: la bellezza dell’imperfezione umana, nella sua particolarità e unicità.

Rivelazione del Festival di Sanremo 2011 (primo posto tra i Giovani e Premio della critica), con un eccezionale secondo posto all’Eurovision Song Contest a Düsseldorf, un accordo con l’etichetta Blue Note e infiniti live in giro per il mondo, Raphael continua a non far propria l’aria da star e basta vederlo sul palco per capire che da quando aveva 14 anni sapeva già che avrebbe fatto “il musicista e nient’altro”.

Il suo legame con la tradizione jazzistica degli inizi del Novecento e la sua voglia di riportarla oggi sul palco affinché non venga dimenticata è lampante. Non solo grazie alle atmosfere vintage che Raphael riesce ad evocare sul palco, ma anche per il suo modo geniale di reinventare il passato miscelando canzone d’autore e swing, soul e rhythm’n’blues.

Ed ecco che in “Happy Mistake” Raphael passa con disinvoltura dall’inglese all’italiano al francese, collabora con l’estro delle Puppini Sisters, con la delicatezza di Camille e con la destrezza musicale di Fabrizio Bosso. Raphael concepisce la musica come un arcobaleno di colori e così vale per questo nuovo disco in cui ogni brano è diverso dall’altro, ma ciascuno forte nella sua unicità.

Nelle tredici tracce del disco si trovano i due brani che Raphael porterà sul palco del prossimo Festival di Sanremo: “Sai (Ci basta un sogno)” e “Senza Ritegno”. Il primo è una pop ballad ispirata da un viaggio immaginario in una mansarda, in cui un pittore è intento a dipingere una modella. Il brano, arrangiato da Vince Mendoza e registrato presso gli studi di Hilversum (Amsterdam) con la Metropole Orkest (come anche “Rainbows”), parte da un concetto estetico per arrivare a riflessioni concrete sul mondo che ci circonda, lanciando un messaggio positivo nei tempi difficili di oggi. “Senza Ritegno”, invece, con il suo rock’n’roll in tonalità minore intriso di atmosfere jazz, descrive la mancanza di una consapevolezza etica in una società che talvolta si concentra su aspetti effimeri della realtà. Un brano che non vuol essere una critica al sistema, quanto piuttosto un invito a sognare.

Vibrazioni gospel e atmosfere anni ’60 condiscono “Don’t call my name”, brano che apre l’album, intriso di un sound verace che ricorda le registrazioni di un tempo. Si passa al francese con “L’amie d’un Italien (Rainbows)”, caratterizzato dalla collaborazione con la cantautrice parigina Camille Dalmais che ha fatto della sperimentazione la cifra stilistica con cui si è imposta all’attenzione del pubblico mondiale. A tutti gli effetti questo può essere considerato il brano più internazionale dell’album, caratterizzato da un genesi piuttosto curiosa: nato con un testo esclusivamente inglese dal titolo “Rainbows”, una parte è stata poi scritta e interpretata in francese da Camille, missato negli Usa, registrato vicino ad Amsterdam, e cantato in duetto a Parigi. Come per “Sai (Ci basta un sogno)”, gli arrangiamenti sono stati curati da Vince Mendoza. Segue “Baby what’s wrong”, una canzone caratterizzata da un organico musicalmente molto semplice in cui il suono dell’ukulele è come una voce celestiale che riporta al valore della semplicità; mentre è un vero e proprio inno alla passione amorosa “Seventy days of love”, brano che si ispira ad atmosfere anni ‘70. Dopo il successo di “Follia d’Amore”, Raphael torna a collaborare con Fabrizio Bosso in “Un mare in luce”, trait d’union tra il precedente progetto discografico ed il nuovo. Un’immersione nell’atmosfera delle second line di New Orleans, le tradizionali parate di strada che seguono i funerali, ‘swingando’ gli inni funebri. “Improvvisazione su temi di Amarcord” è invece un omaggio puro ad uno dei film più amati da Raphael che colora di interventi rapsodici le indimenticabili musiche che Nino Rota ha scritto per il capolavoro cinematografico di Federico Fellini.

E’ un’atmosfera festosa, in cui la danza e la musica fanno da padrone, quella che governa “Mambo soul”. Come in tutti i classici della tradizionale musica cubana, il brano trova il massimo della sua espressione nella parte strumentale. E se in “I’m tired” viene fuori tutta l’anima soul di Gualazzi, grinta e  dolcezza si sommano invece nell’energica “Beautiful”.

Il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi è l’occasione, invece, per omaggiare il grande compositore italiano, con una rivisitazione di una delle sue arie più famose “Questa o quella per me pari sono” che, nell’album, diventa “Questa o quella per me pari non sono”. Tra il sogno e l’ironia, Raphael traduce così in note il sarcasmo e la leggerezza di costumi con cui Rigoletto tratta il gentil sesso.

Dall’opera si passa al country gospel, infine, in “Welcome to my hell”: terreno di incontro di Raphael con le Puppini Sisters, il trio femminile londinese, specializzato nel canto a cappella in stile anni Quaranta.

“Happy Mistake” da fine marzo sarà anche un tour internazionale che prenderà il via da Parigi, dal Cafè de la Danse, locale storico dei live parigini, e approderà in Italia ad aprile, aprendo proprio dalla regione di origine di Raphael, le Marche.

Tutto il progetto è sostenuto da eni: l’azienda ha creduto nell’artista sin dal suo esordio, affidandogli nel 2010 l’esecuzione di “Don’t stop”, colonna sonora dello spot eni gas & power. Raphael Gualazzi è entrato così a far parte del gruppo di giovani talenti che caratterizzano la creatività della comunicazione eni.

[http://www.raphael-gualazzi.com]

SIMONA MOLINARI “Dr. Jekyll Mr. Hyde”

Simona Molinari e Peter Cincotti tornano a fare coppia dopo il successo del duetto “In cerca di te” nel cd “Tua” del 2011. La talentuosa cantautrice e il geniale artista jazz americano sono protagonisti del Festival di Sanremo 2013 con i brani “La felicità” e “Dr. Jekyll Mr. Hide”, il secondo firmato dal Maestro Lelio Luttazzi.

«Dopo la collaborazione per il mio album “Tua” - spiega Simona Molinari – Peter e io siamo rimasti in contatto, legati da una forte amicizia e stima professionale. Quando mi hanno fatto ascoltare “Dr. Jekyll Mr. Hyde” del Maestro Lelio Luttazzi, ho immediatamente pensato a un duetto con Cincotti: lui ha accettato con entusiasmo e ha registrato anche l'altro brano sanremese “La felicità”, una delle tracce più forti del disco».

Le due canzoni in gara a Sanremo esprimono l'essenza dell'abum “Dr. Jekyll Mr. Hyde” in uscita il 14 febbraio su etichetta Atlantic/Warner Music: dal tema della titletrack “Dr. Jekyll Mr. Hyde” («Parla di un uomo in lotta fra passione e ragione: è il simbolo delle contraddizioni di ogni essere umano») all'arrangiamento electroswing del brano “La felicità”, che ha un testo «ironico e leggero su noi donne, che spesso facciamo un casino assurdo, ma ci basterebbe essere amate».

«Il titolo “Dr.Jekyll Mr. Hyde” racchiude tutta la mia musica e per chi mi conosce più intimamente rappresenta appieno il mio modo di sentire e di essere. Tante volte mi sono interrogata allo specchio su chi fossi realmente. Già in “Egocentrica” parlavo di come si può essere assolutamente estroversi su un palcoscenico e assolutamente incapaci di esprimere quella stessa sicurezza nella realtà. Anche musicalmente questo disco è Jekyll & Hyde: da una parte c'è lo swing, la tradizione e il passato; dall'altra c'è l'elettronica, che proietta il passato nel futuro. Se il precedente cd “Tua” si affacciava timidamente e in modo sperimentale sul vastissimo mondo dell'electroswing, questo album ne è pienamente pervaso».

Fra le undici canzoni c'è spazio anche per le atmosfere acustiche di brani come l'ammiccante “Where The Clouds Go” («La ricerca di un incontro molto ravvicinato») e la straziante «Mentimi» con un arrangiamento «nudo e crudo come i pensieri di una donna che vende il proprio corpo perché convinta che per lei non ci possa essere amore». Il percorso sonoro dell'album “Dr. Jekyll Mr. Hyde”, comunque, è indicato soprattutto dalle impronte swing di altre tacce.

«Lo swing è nato negli anni Venti nei club dove la gente andava a ballare: era la musica da ballo dell'America di quel periodo e nasceva proprio con l'intento di intrattenere la gente e farla divertire. Oggi quando parli di swing, pensi a una musica difficile o distante, antica o noiosa, ma non è così. Io sono cresciuta con la Walt Disney e con film musicali intrisi di swing. Anche i varietà televisivi e le pubblicità sono piene di swing. Cominciano a nascere scuole di ballo swing... Insomma, non ce ne accorgiamo, ma lo swing è già nelle nostre vene. Cosa serve per farlo diventare definitivamente attuale? Bastano una cassa e un rullante, un deejay e un pizzico di creatività per rendere finalmente a colori ciò che era in bianco e nero».

Oltre ai brani “Dr. Jekyll Mr. Hyde” e “La felicità” in gara al Festival di Sanremo, Peter Cincotti è protagonista anche del duetto “Non so dirti di no (A Long Way From Home)”, di cui firma parole e musica, che racconta «una notte di passione fra persone lontane da casa e dai rispettivi amori». Il musicista americano non è l'unico ospite prestigioso di questo album...

«Come nei dischi precedenti, anche “Dr. Jekyll Mr. Hyde” è ricco di collaborazioni, perché le emozioni belle vanno condivise e la musica è un'emozione bellissima. Assieme a Peter ci sono Gilberto Gil, Roberto Gatto alla batteria in “Sampa Milano” e “Where The Clouds Go”, il gruppo torinese The Sweet Life Society e la collaborazione virtuale con Lelio Luttazzi. Oltre alla canzone sanremese, che dà il titolo all'album, è del Maestro Luttazzi anche il brano finale “Buonanotte Rossana”: una commovente ninna-nanna dedicata alla moglie Rossana, che abbiamo lasciato in versione piano-voce perché il pianoforte è suonato da Lelio».

Simona Molinari si dice «onorata di aver registrato un duetto con il grande Gilberto Gil». La cantautrice ha tradotto il testo di “Sampa Milano”, scritta dall'artista brasiliano per un gemellaggio fra Italia e Brasile con un arrangiamento electro-samba che rispecchia lo spirito del disco. In totale sintonia con le sonorità del cd “Dr. Jekyll Mr. Hyde” è il brano “Gran Balôn” («Una dedica a chi vive fuori dagli schemi») inciso assieme ai torinesi The Sweet Life Society («Sono alfieri di suoni puramente electroswing») e a Frank Armocida, che la affianca nei concerti come cantante e percussionista.

«La caratteristica di questo album - riassume la Molinari - credo sia la leggerezza e la positività con cui a volte si possono affrontare anche i temi più importanti. Non ci sono elucubrazioni mentali, musicali e artistiche. C'è la voglia di raccontare, ridere e soprattutto non prendersi troppo sul serio in un momento dove niente può davvero essere preso sul serio».

Nel brano “Il Mulo” con echi di Fabrizio De André («Il mio amore per Faber è uscito in modo naturale») usa la formula della metafora per denunciare «il malcostume di esprimere giudizi senza conoscere approfonditamente i fatti». La ballad pop “Lettera” riporta al passato prossimo di Simona Molinari: «È la mia prima canzone d'amore come autrice di parole e musica: l'ho incisa nel precedente cd “Tua” e ho voluto riproporla». Infine i suoni retrò con accenti elettronici di «Come vento» sottolineano la vana speranza di una donna che attende in eterno un cambiamento della persona amata.

«La tecnologia e il web hanno avuto un ruolo importantissimo in questo album», conclude la cantautrice napoletana di nascita e aquilana d'adozione. «La tecnologia perché in particolare il brano “Mentimi” è stato registrato interamente con l'iPhone. Il web perché tramite i social network mi sono arrivate tante proposte di autori e compositori sconosciuti, o quasi, che mi invitavano ad ascoltare la loro musica. Trovandomi al quarto disco, di composizioni per lo più inedite, ho aperto le orecchie a ciò che mi arrivava anche dall'esterno e non solo dalla mia penna. Ho avuto modo di ascoltare tante canzoni belle e ne ho registrate alcune che mi rappresentano in pieno. Tutte le scelte sono avvenute in stretta e attenta collaborazione con il mio produttore artistico Carlo Avarello».

L'album “Dr. Jekyll Mr. Hyde” ha un'appendice digitale: la cover “A Rose Among Thorns” disponibile in esclusiva su iTunes. «È un brano della colonna sonora del film “Mission” composta da Ennio Morricone. Dedico sempre una parte dei miei concerti ad autori come Nino Rota, Nicola Piovani e lo stesso Morricone, che mi fanno sentire fiera di essere italiana quando sono all'estero».

[www.http://warnermusic.it]


martedì 26 febbraio 2013

“TOO LATE FOR LOVE” il primo singolo estratto da “Hideaway”, nuovo album dei mitici MATT BIANCO

MATT BIANCO “HIDEAWAY”
Hideaway.jpg
12 Marzo 2013  earMUSIC/distribuzione EDEL
Hideaway è un luogo in cui rifugiarsi dalle pressioni della vita quotidiana, sia fisicamente che mentalmente.
Un momento da prendersi, per rilassarsi e ricaricarsi." (Matt Bianco 2013)
... nulla descrive meglio l'album.
Sempre offrendo un altissimo livello musicale, con un’estesa line up che include una prestigiosa sezione di ottoni e vocalist d’eccezione, l’album raccoglie dodici nuove splendide canzoni.
 Hideaway è un album senza trucchi, arrangiato con straordinaria sapienza.
Registrato nell’home studio della band e mixato dal leggendario produttore Dave Bascome (Depeche Mode, Peter Gabriel, Bruce Springsteen, Tears For Fears, Placebo), nell’album ha una particolare importanza l’ordine dei brani. Hideaway scorre dinamico passando dai brani piùup-tempo come ‘Falling’ a quelli più chill out e alla ballate come ‘Too Late For Love’.
Oltre alla profonda abilità musicale e all’incredibile istinto per le melodie pop, c’è una cosa che accumuna tutte le canzoni dell’album: ti faranno tutte ballare, ti faranno tutte sprofondare nel ritmo e ti permetteranno di dimenticare la vita di tutti i giorni.
Matt Bianco_press pictures_credit Alan Buekers_3_small
'Get Out Of Your Lazy' e 'Half A Minute' sono solo due dei molti successi che hanno trasformato i Matt Bianco in una delle più grandi band europee dei primi anni 80. Il loro primo album "Whose Side Are You On?", con l’allora sconosciuta cantante polacca Basia Trzetrzelewska, ha fatto dei Matt Bianco delle vere star e l'album è stato disco di platino in molti paesi in tutto il mondo. La miscela di ska, jazz e soul con l’emozionanti e sofisticate armonie vocali di Basia, era qualcosa di realmente originale nel 1983.
Dopo il primo album, Mark Reilly ha iniziato a collaborare con l'ex tastierista degli Wham Mark Fisher, allargando la varietà della loro musica alla bossa nova, alla salsa e al pop anni '60 e contribuendo alla creazione di un suono più contemporaneo. Senza aver firmato per un'etichetta, gli album "Another Time Another Place", "Gran Via", "World-Go-Round", "A / Collection", "Rico" e "Echoes" li hanno portati ad un enorme successo.
A vent’anni di distanza, nel 2003, Basia e Danny White, della line-up originale, si uniscono a Mark Reilly per riformare gli originali Matt Bianco, e nel 2004 pubblicano l'album "Mood’s Matt". Basia e Danny lasciato nuovamente i Matt Bianco dopo quest’album.
Nel 2009, Mark Reilly e Mark Fisher uniscono nuovamente le forze e pubblicano l'album "HiFi Bossanova" - il loro primo album in studio insieme in 7 anni. Nell'estate del 2010 continuano ad esibirsi in concerti e festival jazz di tutto il mondo per sostenere l’uscita del Greatest Hits "Sunshine Days - The Official Greatest Hits".
Dagli anni '80, insieme agli Incognito e ai The Brand New Heavies, i Matt Bianco sono il miglior esempio di fusione tra influenze pop e black music della musica britannica.
Camilla di Chiara
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20129 Milano
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giovedì 21 febbraio 2013

Esce su Rockit una compilation dedicata alla musica pugliese, tra gli 11 artisti c'è anche il tranese Penti.


Marco Porcelli, nato a Trani (BT), in arte PENTI è tra gli 11 artisti scelti da Rockit per la nuova compilation dedicata alla musica Pugliese.
Rockit è tra le più importanti testate dedicate alla musica indipendente prodotta in Italia, sempre attenta alle tendenze e ai nuovi stili degli artisti nostrani.
Attiva dal 1997 su tutto il territorio nazionale, ha dedicato la sua ultima compilation a 11 artisti pugliesi.

La terza traccia è firmata da PENTI con la title-track del suo disco appena uscito "Isdiri Misti Sini" un viaggio di 12 tracce le cui sonorità richiamano le dilatazioni dei Sigur Ròs, il minimalismo di Brian Eno e la psichedelia dei Pink Floyd.

L'album sta raccogliendo solo pareri positivi dalla critica musicale, definito come "un piccolo gioiello", "album sorprendente", è possibile scaricarlo sul sito dell'artista:

http://www.penti.it

o ascoltarlo su Spotify da questo link:

http://open.spotify.com/user/1166971109/playlist/6WelWrEvAyD39h98zy0tfv

"Per me è un grande onore rappresentare la scena alternativa pugliese in questa nuova compilation di Rockit, ne sono veramente entusiasta così come i ragazzi che con me hanno suonato questa canzone. Seguiamo Rockit da anni, è un punto di riferimento per quello che succede nel sottobosco italiano musicale; e poi è una realtà quasi storica, è viva da quindici anni! Sono i vantaggi di vivere in Puglia, negli ultimi anni si sono accesi centinaia di riflettori sugli artisti di questa regione, c'è tanta attenzione e non scordiamoci che senza il tacco lo stivale non regge! (penti)”.

“Tutta Roba Pugliese Volume 5”, l'ultimo dei 5 volumi dedicati alla musica pugliese, realizzati dal portale musicale Rockit in collaborazione con Puglia Sounds.

La compilation contiene 11 brani tratti dai 105 cd ammessi al finanziamento di Puglia Sounds Recording, il primo fondo pubblico in Italia a sostegno di nuove produzioni discografiche, è scaricabile sul web da qui:

http://www.rockit.it/compilation/tutta-roba-pugliese-vol5/21710

Tracklist:
1. Ironique "Seulement tes yeux" dall'album "Moi padre vendeva i gelati"
2. Etnia Supersantos "Radio Radio Radio" dall'album "L'abominevole uomo delle fogne"
3. PENTI "ISDIRI MISTI SINI" dall'album "Isdiri misti sini"
4. Serena Spedicato "Burma shave" dall'album "My waits. Tom Waits Songbook"  5. Cantrici di
Cannole "Lu dottore" dall'album "Ricci i tuoi capelli - arie e canti popolari di Cannole"
6. Fabio Accardi "Winter song" dall'album "Whispers"
7. Granma "Non cambierà" dall'album "Non cambierà"
8. Orchestra Dark Italiana "Rondini" dall'album "S/t"
9. Emanuele Barbati "Scacco matto" dall'album "Sulla stessa via" 10. Antonio Dambrosio
Ensemble "Stigmate VI" dall'album "Al di là del bene e del male"
11. Eramo, Lenoci, Mazzarano "Mojo Waltz" dall'album "I don't know but we gotta go"

Nel 2012, Marco Porcelli, in arte Penti, chitarrista dei Gardenya, ora in attività con I Paipers e i Retromarce. parte con un suo nuovo progetto artistico di musica per colonne sonore.

Prima del debutto discografico come solista, collabora alla colonna sonora della serie trasmessa questo autunno da MTV sul calcio scommesse “Non cresce l'erba” e musica il corto “Nicola lo scienziato” di Mario Bucci.

Il 23 novembre 2012 esce prodotto da PORP il suo primo disco intitolato ISDIRI MISTI SINI.

Links:
http://www.penti.it
http://open.spotify.com/user/1166971109/playlist/6WelWrEvAyD39h98zy0tfv
http://www.youtube.com/user/pentichannel/videos
http://www.facebook.com/pentimusic
http://soundcloud.com/penti/
http://penti.bandcamp.com/
http://www.reverbnation.com/pentimusic
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http://www.deezer.com/it/profile/117301501
https://new.myspace.com/pentichannel

CORLEONE: il nuovo album di Roy Paci

Torna CorLeone, una delle tante anime musicali di Roy Paci, e per molti versi la più sconosciuta al grande pubblico. Non solo jazz sperimentale e d’avanguardia, in CorLeone trovano posto i riferimenti alla no wave newyorkese, le grandi contaminazioni di stile di progetti come Naked City di John Zorn e Fantomas e Mr. Bungle dell’amico Mike Patton, echi di ‘Live electric and brutal’ di Miles Davis, l’energia allo stato puro di Mongezi Feza, la grande lezione di Lester Bowie e il rispetto assoluto per un suo contemporaneo e amico Dave Douglas. Un background nel quale Roy non si improvvisa. Roy inizia nel 1986, a soli 17 anni, grazie al sestetto As Sikilli del sassofonista Stefano Maltese il suo percorso nel jazz meno convenzionale. Seguono negli anni Zu e Trionacria, formazioni rispettivamente di jazzcore e jazz sperimentale da lui cofondate tra il 1997 e il 2001. The Ex & Brass Unbound e Mondo Cane, costituiscono altre esperienze importanti di questo percorso. ‘Blaccahénze’ (il titolo prelevato dal dialetto di un paesino abruzzese, Montorio che sta a significare casino, bordello) ci lascia capire che del jazz stereotipato c’è ben poco. La musica sin dal primo impatto suona ruvida, bizzarra, deviante e talmente spiazzante che non tradisce le radici profonde del ‘terronismo’ di Roy Paci. “Ho voluto fortemente registrare un secondo album dopo il primo nel 2005 “Wei Wu Wei”, perché avevo l’esigenza di esprimere i miei nuovi orizzonti musicali, le composizioni scritte in tutti questi anni frutto delle mie esperienze con tanti musicisti eccezionali e di un lavoro specifico sulle mie ricerche clivotonali con l’accostamento di strumenti musicali all’elettronica.” Roy Paci ha coinvolto all’interno del progetto dei musicisti che hanno un’impronta musicale decisamente eterodossa, per ottenere un impatto spiazzante e non etichettabile. Le composizioni hanno volutamente un respiro universale grazie alle diverse tecniche d’improvvisazione non necessariamente jazzistiche. Con questo album Roy Paci prova a trasmettere i flussi emotivi della realtà che ci circonda che vanno dalle emozioni viscerali e struggenti della sua terra alle asperità feroci di quest’ultimo millennio. È un succedaneo del jazz di maniera, un laboratorio aperto a contaminazioni disparate e vicino ad un certo tipo di musica filmica pregna di sonorità acusmatiche. Il sound di CorLeone si caratterizza anche per la mancanza del basso elettrico, nel tentativo di esaltare le frequenze medio-alte per ottenere un sound più tagliente, energico e d’impatto frontale.

[http://www.egeamusic.com]

martedì 12 febbraio 2013

IRMA NEWS



NEW RELEASES and more...


Un nuovo anno di novità e di cambiamenti per la IRMA!
In questo 2013 la IRMA si appresta a compiere i suoi primi 25 anni festeggiandoli con una nuova sede e con tante nuove uscite discografiche e digitali,
cominciando con:



SIMONA GRETCHEN con "POST-KRIEG" EDITA IRMA


A pochi giorni dalla pubblicazione del suo secondo e ultimo disco, con "Post-Krieg" Simona Gretchen entra editorialmente nel roster della nuova IRMA entertainment.
Inizia così una ricercata e desiderata collaborazione con l'artista faentina che con "Post-Krieg" (Blinde Proteus/Disco Dada records) porta in casa Irma il post-hardcore oltre ad una rinnovata
e stretta collaborazione con Disco Dada!
http://www.facebook.com/pages/Simona-Gretchen/71310166599


ICE ONE - "B-BOY MANIACO" re-edit (Marzo 2013)


IRMA è lieta di annunciare la ristampa di "B-Boy Maniaco" di IceOne.
Il disco
, uscito nel 1996 e considerato una delle pietre miliari negli albori dell' Hip Hop Italiano, rinasce a nuova vita con 6 nuove tracce che si aggiungono alle 19 originali, tutto rigorosamente rimasterizzato. 5 inediti ed un remix: "Nel ritmo" (pubblicata nel '96 nella sola versione in vinile dell' album), "Senza motivo" (contenuta nella serie di vinili Fat Beats degli anni '90), "Aspetta" (anche questa tratta dai Fat Beats in vinile), "Nuvole di Skunk" (scritta nel 2007), "Essi Vivono" (sempre scritta nel 2007), e "Nuvole di Skunk" (Stinky Cheese remix).
https://soundcloud.com/iceone


SOPHIE LILLIENNE - "LONESTERDAM" (Marzo/Aprile 2013)

Scritto tra Amsterdam e Londra Lonesterdam è una fusione di trip-hop, reggae, dark e pop. Un viaggio tra le strade, i vicoli, i locali, la gente e la cultura di queste due città, che si fondono assieme in un'unica città ideale: Lonesterdam! Prodotto da Tommaso Mantelli (Captain Mantell), è il terzo disco di Sophie Lillienne (alias Il Vezzo)
dopo "The end of all the circles" (2009) e "Lies, Kisses and Redemption" (2011).
Sophie Lillienne insieme ai Captain Mantell saranno in tour in Germania, Olanda ed Inghilterra tra marzo e aprile.

http://www.vezzoxy.com/




lunedì 11 febbraio 2013

Bungaro presenta "Il Valore Del Momento"

E' uscito il 30 ottobre scorso,  “Il valore del momento”, il quinto album di Bungaro. Il progetto contiene otto brani scritti per alcune tra le più belle voci femminili della scena italiana più quattro brani inediti.

Il disco è stato registrato tra aprile e settembre 2012 negli studi Mulino Recording ad Acquapendente (VT). La distribuzione è Sony Music. L’album è prodotto da Esordisco, nuova casa discografica indipendente.

Il titolo dell’album ha un duplice significato. Il primo fa riferimento al denominatore comune delle liriche delle canzoni: sono tutti “momenti” che simboleggiano pezzi di vita, apparentemente fuggevoli ma al tempo stesso di cruciale importanza, proprio come fotografie che immortalano i piccoli grandi eventi delle nostre esistenze. Ogni canzone de Il Valore Del Momento racchiude in sé un mondo fatto di percezioni, di emozioni, di profonde intuizioni sulle declinazioni degli stati d’animo. Tutte insieme costituiscono un mondo sognante ma allo stesso tempo ben radicato nella realtà, in quel tessuto di vita quotidiana su cui s’innesta spesso la poesia delle storie e delle vicende umane. Bungaro è capace di cogliere quelle sfumature, quella poesia, con la maestria dei grandi cantautori. Ed è proprio su quest’ultima parola che Il Valore del Momento assume il suosecondo e non meno importante significato: rappresenta il “momento” in cui Bungaro ha deciso di far conoscere al pubblico la sua vera dimensione artistica, quella di cantautore. Quella di un artista che, oltre a scriverebellissime canzoni per altri, di queste canzoni è anche un interprete formidabile, sofisticato, ironico, mai banale; un cantante dotato di grandetecnica che mette totalmente al servizio dell’interpretazione e che, come tutti i migliori cantanti, nasconde dietro a una grande naturalezza. Bungaro reinterpreta in modo molto personale le sue canzoni. In un certo senso, se ne riappropria, dando loro nuova linfa, lasciandosi sorprendere da sfumature ed emozioni sempre nuove.

Le versioni originali dei brani ripresi nell’album sono di: Fiorella Mannoia – Io Non Ho Paura, Ornella Vanoni – Dolce Meccanica, Chiara Civello – A Me Non Devi dire Mai, Giusy Ferreri – Il Mare Immenso, Nicky Nicolai – Quante Volte Per Amore, Patrizia Laquidara - Agisce, Barbara Eramo – Senza Confini, Pilar – Dopo l’Amore. L’album vuole anche essere un omaggio a queste grandi artiste.

Bungaro è infatti uno degli autori più ricercati dell’attuale panorama musicale italiano. Fiorella Mannoia Ornella Vanoni, Giusy Ferreri, Marco Mengoni, Massimo Ranieri, Gianni Morandi sono solo alcuni degli artisti che hanno interpretato le sue canzoni. Bungaro possiede una creatività intelligente, mai pedante, delicata, mai leziosa, eclettica, mai superficiale, energetica, mai chiassosa, una creatività tutta “femminile” che è sempre più apprezzata sulla scena musicale italiana e internazionale. Tra le sue collaborazioni più recenti: “Sud”, l’ultimo disco di Fiorella Mannoia, dove Bungaro firma 6 canzoni, incluso il brano “Io Non Ho Paura” . Bungaro ha vinto 4 premi della critica in diversi festival di Sanremo, sia come autore che come cantautore. La sua ultima partecipazione a Sanremo come autore risale al 2010 con Il Mare Immenso scritta per Giusy Ferreri; quella come cantautore risale al 2004 con Guardastelle, premio “ miglior musica “, in seguito reinterpretata da Youssou N’dour e Daniela Mercury.
A livello internazionale spiccano le sue collaborazioni con Ivan Lins(Brasile), Youssou N’dour (Senegal), Paula Morelenbaum (Brasile), Omar Sosa (Cuba), Daniela Mercury (Brasile), Ian Anderson dei Jethro Tull (UK), Tinkara (Slovenia), Teofilo Chantre per il tributo a Cesaria Evora (Capo Verde), Ana Carolina (Brasile), Malù (Spagna).

E veniamo agli inediti del disco. “Quando Torni”, il singolo dell’album, canzone liquida, dalla grande melodia, intrisa del miglior spirito pop.

“Dimentichiamoci”, una ballata melanco-ironica, arrangiata da Tony Canto, un dialogo giocoso fra chitarra acustica ed elettrica che Bungaro canta insieme a Paola Cortellesi.

“Il valore del momento”, dà il titolo all’album, un brano di grande eleganza e raffinatezza cantato insieme ad una leggenda della canzone brasiliana: Miùcha Buarque de Hollanda, sorella di Chico Buarque e compagna di vita del grande Joaò Gilberto. Numerosissime le sue collaborazioni: Vinicius de Moraes, Toquinho, Stan Getz, senza dimenticare Tom Jobim con cui ha inciso due album.

“Come la pioggia” che si sposa al vento, inizialmente scritta per Malika Ayane e che, per gli strani percorsi della vita e della musica, è rimasta inedita fino ad oggi. Il brano si avvale di Paolo Buonvino alla direzione degli archi (colonne sonore di Romanzo Criminale, l’Ultimo Bacio, Caos Calmo, e archi per Jovanotti, Carmen Consoli, Negramaro, Fiorella Mannoia, Elisa).

Un album dal respiro internazionale degna sintesi di un percorso artistico soprendente da sempre indirizzato verso la massima qualità.

In generale la scelta è stata quella di non rifarsi ad uno stile particolare, piuttosto quella di lasciarsi suggerire da ogni canzone la sua veste migliore. Altra particolarità de “Il Valore del Momento” è il sound del vibrafono che conferisce un originale sapore vintage ad alcuni brani. A impreziosire ulteriormente il progetto la vocedi Donatella Finocchiaro (protagonista di Terraferma, Mondonuovo, Baaria etc. ) nel brano “Dopo l’amore”.

Inoltre sia per quanto riguarda le collaborazioni che i musicisti le scelte di Bungaro si riconfermano quanto di più lontano dall’ovvio e dal banale. Su questo album infatti Bungaro consolida la sua collaborazione con il bassista e produttore Cesare Chiodo ( Andrea Bocelli, Mina, Adriano Celentano, Raf, Ramazzotti, Laura Pausini…), con cui aveva già collaborato per il disco “Sud” di Fiorella Mannoia. Con lui firma anche alcuni inediti e la produzione artistica.; Tony Brundo (pianoforte, tastiere), ha collaborato con Carmen Consoli, Mannarino, Mario Venuti, Pilar; Michele Ascolese (chitarre), storico chitarrista di De Andrè, ha anche collaborato con Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Fabio Concato, Angelo Branduardi, Ornella Vanoni; Franco Barresi (batteria, percussioni), collaborazioni con C. Consoli, Mannarino, M. Venuti, Pilar; Franck Tortiller (vibrafono). Direttore dell’O.N.J (Orchestre National de Jazz) dal 2005 al 2008. Membro del Vienna Art orchestra ( dal 1993 al 2007). Ha ricevuto il Django d’or nel 2007 e suonato con Juliette Gréco, Michel Godard, Mike Mainieri, Dave Samuel; Peppe D’Argenzio (sax baritono), Sassofonista degli Avion Travel e dell’Orchestra di Piazza Vittorio; Tony Canto (chitarre e arrangiamento di Dimentichiamoci), collaborazioni con Carmen Consoli, Mannarino, Mario Venuti, Pilar

Di seguito la track list dove, oltre alle collaborazioni, sono citate le voci femminili per cui erano state scritte originariamente le canzoni scelte.

1. QUANDO TORNI
2. SENZA CONFINI (B. ERAMO)
3. DIMENTICHIAMOCI (feat. Paola Cortellesi)
4. DOPO L’AMORE (feat. Donatella Finocchiaro) (PILAR)
5. COME LA PIOGGIA CHE SI SPOSA AL VENTO
6. AGISCE AGISCE (P. LAQUIDARA)
7. A ME NON DEVI DIRE MAI (C. CIVELLO)
8. DOLCE MECCANICA (O. VANONI)
9. QUANTE VOLTE PER AMORE (N. NICOLAI)
10. IO NON HO PAURA (F. MANNOIA)
11. ILVALORE DE MOMENTO (feat. Miùcha)
12. IL MARE IMMENSO (live) (G. FERRERI)

[http://www.musicalnews.com]

domenica 10 febbraio 2013

COCKTAIL CHANT PUNTATA 298

Ecco a Voi, la playlist della puntata 298 del Cocktail Chant, andata in onda giovedì 31 gennaio 2013, alle 21.05, su RCB - Radio Per Passione:

 1. VENUS MUSIQUE BOUTIQUE
2. LA VIE EN ROSE - PASCAL OF BOLLYWOOD
3. COMMENT TE DIRE ADIEU – GINTA
4. SUMMERTIME - BRENDA WILSON
5. CREEP - KAREN SOUZA
6. BLUE VELVET - LANA DEL REY
7. SAVE A PRAYER - OHM GURU FEAT. AGRADO
8. MAD WORLD - RE:LOUNGE FEAT. FABRIZIO LEVITA
9. UPSIDE DOWN – PARISSE
10. MISS YOU - MUSIQ SOULCHILD

MONTECARLO NEW CLASSICS VOL. 6

COCKTAIL CHANT PUNTATA 297

Ecco a Voi, la playlist della puntata 297 del Cocktail Chant, andata in onda martedì 29 gennaio 2013, alle 21.05, su RCB - Radio Per Passione: 
01. Out Of Phase (You & Me) (feat. Andy Herbertson)
02. Don’t Push Your Luck (feat. N’Dea Davenport)
03. Wonders Of The World (feat. Mediha)
04. Voodoo People
05. It’s All Good (feat. Nekta)
06. Windy City
07. Tears (feat. Mediha)
08. Eins Eins
09. At First Glance (feat. Mediha)
10. Miss You

[RE:JAZZ] KALEIDOSCOPE

COCKTAIL CHANT PUNTATA 296

Ecco a Voi, la playlist della puntata 296 del Cocktail Chant, andata in onda giovedì 20 dicembre 2012, alle 21.05, su RCB - Radio Per Passione:


1. Little Drummer Boy
2. God Rest Ye Merry Gentlemen
3. Away In A Manger
4. Hark The Herald Angels Sing
5. When A Child Is Born (ft. Stephanie Davies)
6. Joy Part III
7. Good King Wenceslas (ft. Fiona Egan)
8. Jingle Bells
9. 12 Days Of Christmas (ft. Stephanie Davies)
10. All Is Bright (ft. Fiona Egan)
11. We Three Kings

Mario Biondi presenta SUN

A distanza di due anni dal suo ultimo album in studio “Due”, torna l'inconfondibile voce soul di Mario Biondi.
Per registrare questo nuovo lavoro il cantante catanese ha girato tra Milano, Los Angeles, New York e Londra, collaborando con diversi ospiti d'eccezione come il leader degli Incognito Jean Paul Maunick (che ha co-prodotto il disco), la storica vocalist funk-soul americana Chaka Khan (che duetta con Biondi in “Lowdown” di Boz Scaggs), Jan Kincaid dei Brand New Heavies (che ha scritto con Biondi e Massimo Greco il pezzo “Shine on”); e ancora un duetto con il grande Al Jarreau su “Light to the world” (un pezzo nato in casa dello stesso Al a Los Angeles) e con un'altra leggenda come il cantante soul Leon Ware in “Catch the sunshine”.
Per la prima volta Mario Biondi ha deciso di inserire nella tracklist un brano in italiano – rimasto nel cassetto per ben tredici anni – intitolato “La voglia, la pazzia, l'idea”: la canzone avrebbe dovuto essere presentata al prossimo Festival di Sanremo nel caso il cantante siciliano avesse partecipato alla competizione.
In merito al suo nuovo lavoro Mario ha affermato: "E' un disco che celebra la vita, che mette il sole al centro di tutto, che cerca di dare una prospettiva felice soprattutto in questo tempi. Io credo che l'arte musicale debba anche far divertire e lasciare spensierati"

TRACKLIST:
“Ladies and Gentlemen, introducing Mario Biondi”
“Shine on”
“Come to me”
“What have you done to me”
“Woman woman”
“Never stop”
“Deep space”
“Catch the sunshine”
“La voglia la pazzia l'idea”
“Light to the world”
“Girl blue”
“I can't read your mind”
“There's no one like you”
“Lowdown”
“In closing”

[http://www.rockol.it]

COCKTAIL CHANT PUNTATA 295



Ecco a Voi, la playlist della puntata 295 del Cocktail Chant, andata in onda giovedì 13 dicembre 2012, alle 21.05, su RCB - Radio Per Passione:

1. The Jazzinvaders - Bonga bonga jazz (aiff remix)
2. The Roots - Dear God 2.0 (feat. Monsters of folk)
3. Zap Mama - Paroles Paroles
4. Zumo Royal - Libertango
5. Hub Project feat. Stefania Di Pierro - Falta De Amor
6. Jamie Woon - Night Air
7. Kruder & Dorfmeister - Chocolate Elvis [Boozoo Bajou Mix]
8. Lucio Battisti - L'aquila (Marco Rigamonti Remix)
9. Tosca - Heidi Bruehl (Plantlife's Love Philosophy Remix)
10. Lisa Shaw - Let It Ride (Jimpster Main Vocal)