Simona Molinari e Peter Cincotti tornano a fare coppia dopo il successo del duetto “In cerca di te” nel cd “Tua” del 2011. La talentuosa cantautrice e il geniale artista jazz americano sono protagonisti del Festival di Sanremo 2013 con i brani “La felicità” e “Dr. Jekyll Mr. Hide”, il secondo firmato dal Maestro Lelio Luttazzi.
«Dopo la collaborazione per il mio album “Tua” - spiega Simona Molinari – Peter e io siamo rimasti in contatto, legati da una forte amicizia e stima professionale. Quando mi hanno fatto ascoltare “Dr. Jekyll Mr. Hyde” del Maestro Lelio Luttazzi, ho immediatamente pensato a un duetto con Cincotti: lui ha accettato con entusiasmo e ha registrato anche l'altro brano sanremese “La felicità”, una delle tracce più forti del disco».
Le due canzoni in gara a Sanremo esprimono l'essenza dell'abum “Dr. Jekyll Mr. Hyde” in uscita il 14 febbraio su etichetta Atlantic/Warner Music: dal tema della titletrack “Dr. Jekyll Mr. Hyde” («Parla di un uomo in lotta fra passione e ragione: è il simbolo delle contraddizioni di ogni essere umano») all'arrangiamento electroswing del brano “La felicità”, che ha un testo «ironico e leggero su noi donne, che spesso facciamo un casino assurdo, ma ci basterebbe essere amate».
«Il titolo “Dr.Jekyll Mr. Hyde” racchiude tutta la mia musica e per chi mi conosce più intimamente rappresenta appieno il mio modo di sentire e di essere. Tante volte mi sono interrogata allo specchio su chi fossi realmente. Già in “Egocentrica” parlavo di come si può essere assolutamente estroversi su un palcoscenico e assolutamente incapaci di esprimere quella stessa sicurezza nella realtà. Anche musicalmente questo disco è Jekyll & Hyde: da una parte c'è lo swing, la tradizione e il passato; dall'altra c'è l'elettronica, che proietta il passato nel futuro. Se il precedente cd “Tua” si affacciava timidamente e in modo sperimentale sul vastissimo mondo dell'electroswing, questo album ne è pienamente pervaso».
Fra le undici canzoni c'è spazio anche per le atmosfere acustiche di brani come l'ammiccante “Where The Clouds Go” («La ricerca di un incontro molto ravvicinato») e la straziante «Mentimi» con un arrangiamento «nudo e crudo come i pensieri di una donna che vende il proprio corpo perché convinta che per lei non ci possa essere amore». Il percorso sonoro dell'album “Dr. Jekyll Mr. Hyde”, comunque, è indicato soprattutto dalle impronte swing di altre tacce.
«Lo swing è nato negli anni Venti nei club dove la gente andava a ballare: era la musica da ballo dell'America di quel periodo e nasceva proprio con l'intento di intrattenere la gente e farla divertire. Oggi quando parli di swing, pensi a una musica difficile o distante, antica o noiosa, ma non è così. Io sono cresciuta con la Walt Disney e con film musicali intrisi di swing. Anche i varietà televisivi e le pubblicità sono piene di swing. Cominciano a nascere scuole di ballo swing... Insomma, non ce ne accorgiamo, ma lo swing è già nelle nostre vene. Cosa serve per farlo diventare definitivamente attuale? Bastano una cassa e un rullante, un deejay e un pizzico di creatività per rendere finalmente a colori ciò che era in bianco e nero».
Oltre ai brani “Dr. Jekyll Mr. Hyde” e “La felicità” in gara al Festival di Sanremo, Peter Cincotti è protagonista anche del duetto “Non so dirti di no (A Long Way From Home)”, di cui firma parole e musica, che racconta «una notte di passione fra persone lontane da casa e dai rispettivi amori». Il musicista americano non è l'unico ospite prestigioso di questo album...
«Come nei dischi precedenti, anche “Dr. Jekyll Mr. Hyde” è ricco di collaborazioni, perché le emozioni belle vanno condivise e la musica è un'emozione bellissima. Assieme a Peter ci sono Gilberto Gil, Roberto Gatto alla batteria in “Sampa Milano” e “Where The Clouds Go”, il gruppo torinese The Sweet Life Society e la collaborazione virtuale con Lelio Luttazzi. Oltre alla canzone sanremese, che dà il titolo all'album, è del Maestro Luttazzi anche il brano finale “Buonanotte Rossana”: una commovente ninna-nanna dedicata alla moglie Rossana, che abbiamo lasciato in versione piano-voce perché il pianoforte è suonato da Lelio».
Simona Molinari si dice «onorata di aver registrato un duetto con il grande Gilberto Gil». La cantautrice ha tradotto il testo di “Sampa Milano”, scritta dall'artista brasiliano per un gemellaggio fra Italia e Brasile con un arrangiamento electro-samba che rispecchia lo spirito del disco. In totale sintonia con le sonorità del cd “Dr. Jekyll Mr. Hyde” è il brano “Gran Balôn” («Una dedica a chi vive fuori dagli schemi») inciso assieme ai torinesi The Sweet Life Society («Sono alfieri di suoni puramente electroswing») e a Frank Armocida, che la affianca nei concerti come cantante e percussionista.
«La caratteristica di questo album - riassume la Molinari - credo sia la leggerezza e la positività con cui a volte si possono affrontare anche i temi più importanti. Non ci sono elucubrazioni mentali, musicali e artistiche. C'è la voglia di raccontare, ridere e soprattutto non prendersi troppo sul serio in un momento dove niente può davvero essere preso sul serio».
Nel brano “Il Mulo” con echi di Fabrizio De André («Il mio amore per Faber è uscito in modo naturale») usa la formula della metafora per denunciare «il malcostume di esprimere giudizi senza conoscere approfonditamente i fatti». La ballad pop “Lettera” riporta al passato prossimo di Simona Molinari: «È la mia prima canzone d'amore come autrice di parole e musica: l'ho incisa nel precedente cd “Tua” e ho voluto riproporla». Infine i suoni retrò con accenti elettronici di «Come vento» sottolineano la vana speranza di una donna che attende in eterno un cambiamento della persona amata.
«La tecnologia e il web hanno avuto un ruolo importantissimo in questo album», conclude la cantautrice napoletana di nascita e aquilana d'adozione. «La tecnologia perché in particolare il brano “Mentimi” è stato registrato interamente con l'iPhone. Il web perché tramite i social network mi sono arrivate tante proposte di autori e compositori sconosciuti, o quasi, che mi invitavano ad ascoltare la loro musica. Trovandomi al quarto disco, di composizioni per lo più inedite, ho aperto le orecchie a ciò che mi arrivava anche dall'esterno e non solo dalla mia penna. Ho avuto modo di ascoltare tante canzoni belle e ne ho registrate alcune che mi rappresentano in pieno. Tutte le scelte sono avvenute in stretta e attenta collaborazione con il mio produttore artistico Carlo Avarello».
L'album “Dr. Jekyll Mr. Hyde” ha un'appendice digitale: la cover “A Rose Among Thorns” disponibile in esclusiva su iTunes. «È un brano della colonna sonora del film “Mission” composta da Ennio Morricone. Dedico sempre una parte dei miei concerti ad autori come Nino Rota, Nicola Piovani e lo stesso Morricone, che mi fanno sentire fiera di essere italiana quando sono all'estero».
[www.http://warnermusic.it]
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