E’
uno dei compositori più amati da QUENTIN TARANTINO, che ne ha usato le musiche
per due film, Grindhouse – a prova di morte (“Italia a mano armata”), e il
recentissimo Django Unchained (“Lo chiamavano Trinità”).
Il
maestro indiscusso della Pulp Music, FRANCO MICALIZZI torna in grande stile,
pubblicando un nuovo disco e un’autobiografia.
MIELE
è il nuovo disco del compositore romano. Dodici brani di diversa impronta, dove
Micalizzi mescola i codici, divertendosi a spiazzare l’ascoltatore, sempre in
bilico fra languidezza, passionalità e muscolosità musicale. Il tutto pervaso
dal funk e dal jazz di cui la sua scrittura è ricca. Le intersezioni dei fiati,
la compattezza ritmica, la varietà degli arrangiamenti, gli ammiccamenti alle
grandi orchestre statunitensi conferiscono a MIELE un carattere che ci ricorda
la poliedricità di un musicista infaticabile, sempre proiettato verso il
futuro.
A
testimonianza di questo anche la seconda novità che lo riguarda; la
pubblicazione per Editori Riuniti, in contemporanea all’uscita discografica,
della sua prima autobiografia C'EST LA VIE D'ARTISTE, un libro che assolve
brillantemente il difficile compito di mettere ordine tra i ricordi di un'esistenza
vissuta attraverso le immagini, i colori e, soprattutto, i suoni di mezzo
secolo di storia. In un viaggio che s'intreccia con alcuni degli avvenimenti
più significativi degli ultimi decenni,
Fra
i musicisti presenti nel disco:
Donato
Sensini Sax Alto, Tenore e Flauto
Sergio
Vitale Tromba e Flicorno
Giancarlo
Ciminelli tromba e Flicorno
Alfredo
Bochicchio Chitarra
Massimo
De Domenico Trombone
Massimiliano
Filosi Sax Baritono
Alessandro
Micalizzi Basso Elettrico
Cristiano
Micalizzi batteria e percussioni
Produzione
Cristiano Micalizzi
SCALETTA
CD “MIELE”
1
– MIELE
2
– GIAGUARO
3
– AMELIE
4
– DOMINA
5
– MAI PIU’ PER SEMPRE
6
– CADAQUES
7
– VENUS PROMENADE
8
– MOVIMIENTO
9
– ORCHIDEA
10
– CATS AND DOGS
11
– FUEGO AMIGO
12
– DEDICATO *
*Questo
brano l' ho scritto dedicandolo al grande e indimenticabile Armando
Trovajoli
FRANCO MICALIZZI
Franco
Micalizzi C'est la vie d'artiste
l'autobiografia
del musicista, del compositore e dell'uomo
C'est la vie d'artiste. I miei primi cinquant'anni di
musica di Franco Micalizzi, musicista e autore
di colonne sonore (fra le tante ricordiamo gli indimenticabili componimenti di Lo
chiamavano trinità e L'ultima neve prima di primavera), è un'autobiografia che si propone il difficile
compito di metter ordine fra i ricordi d'una vita trascorsa nel respiro della
musica. Come un telaio le pagine di questo libro, pubblicato da Editori
Internazionali Riuniti, realizzano un lavoro di faticosa tessitura che non
lascia nulla di non descritto: dall'infanzia all'età matura, dagli affetti
alle difficoltà e le gioie del mestiere d'artista, dal viaggio alla stabilità
della famiglia, un concentrato di odori, rumori, sensazioni e cieli di anni
lontani cui si può solo rivolgere uno sguardo di nostalgia; ed è proprio la nostalgia a muovere i ricordi, un
sentimento ben condiviso da chi per arrivare al traguardo non ha percorso
scorciatoie ed ha patito il freddo, il rischio, l'avventura di viaggiare su
automobili sgangherate, ma possedendo nel cuore sempre la certezza del sogno.
Micalizzi descrive così l'intima bellezza musicale
della sua giovinezza, l'indiscutibile amore per il jazz e giunge sino al
mutamento che lo vede diventare un affermato compositore di colonne sonore. L'essenza della "vie d'artiste"
sta, dunque, nel saper accettare le difficoltà che il cammino offre poiché
solo in questo modo si potrà godere pienamente degli applausi meritati. Allora
guardandosi nel passato con gli occhi del presente, l'artista potrà solo
dipanare le ombre del suo percorso, non di certo diradarle, pregne come sono di
quell'aura di magia dei tempi andati, come dice l’autore stesso, parafrasando
forse una frase di Mario Luzi, "noi siamo quel che ricordiamo”.
Franco Micalizzi
C'est la vie d'artiste
Editori Internazionali Riuniti pp. 144
€15,00
FRANCO MICALIZZI - BIOGRAFIA
Ci sono artisti che seguono
le tendenze, le mode, e sono veloci ad assimilarle; ce ne sono altri che invece
questi codici, questi stili, li creano. FRANCO MICALIZZI è tra questi ultimi.
Compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra, Micalizzi è colui il quale
ha contribuito come nessun altro in Italia alla nascita, lo sviluppo e il
rilancio di quella che è stata ribattezzata Pulp Music, nata nei lontani anni
settanta grazie a pellicole di polizieschi come Il cinico l’infame il violento, La banda del gobbo, Roma a mano armata, Napoli violenta e moltissimi altri, e rivalutata
dopo il successo planetario di Pulp Fiction di Quentin Tarantino.
Come
tutti gli innovatori, le nuove generazioni gli rendono tributo artistico; ne
sono esempi rapper come Turi, Colle Der Fomento, jazzisti ormai popolarissimi
come Fabrizio Bosso o crooner di successo come Mario Biondi.
Franco Micalizzi nasce nel
1939 a Roma, dove compie i suoi studi musicali ed inizia poi la sua attività
professionale.
Nel 1970 riceve l'incarico
di comporre la sua prima colonna sonora; il film é
"LO CHIAMAVANO
TRINITA'" diretto da E.B.CLUCHER, con Terence Hill e Bud Spencer. Questo
film che, come é noto, riscuote un successo strepitoso sia in Italia che
all'estero, inaugurando l'inizio di una nuova serie di Western all'italiana,
decreta l'ingresso di FRANCO MICALIZZI nel novero dei compositori di Colonne
Sonore.
A questo film ne seguono
molti altri. E’ nel 1974 che compone la musica de
"L'ULTIMA NEVE DI
PRIMAVERA", il cui tema conduttore balza ai primi posti della Hit Parade
discografica sia in Italia che all'estero, confermandolo compositore di
successo.
Tra le decine di film di
cui ha curato le colonne sonore vanno menzionati certamente:
"IL PIATTO
PIANGE" (dal romanzo di P. Chiara) - Regia di Paolo Nuzzi
"ALLA MIA CARA
MAMMA..." - Regia di Luciano Salce
"GIOVANNINO" (dal
romanzo di Ercole Patti) - Regia di Paolo Nuzzi
ed una nutrita serie di
films polizieschi, tra cui:
"NAPOLI VIOLENTA"
– “IL CINICO,L’INFAME E IL VIOLENTO” -
"DA CORLEONE A BROOKLYN" - "ROMA A MANO ARMATA" -
tutti diretti da Umberto Lenzi
"DELITTO A PORTA ROMANA"
- "DELITTO SULL'AUTOSTRADA"
"IL FICCANASO" -
diretti da Bruno Corbucci.
Nel 1975 e poi nel 1978
MICALIZZI si reca negli Stati Uniti dove compone e registra le colonne sonore
di "BEHIND THE DOOR" (titolo italiano: CHI SEI?) e "THE
VISITOR" (titolo italiano: STRIDULUM).
Tra le Colonne Sonore da
lui composte altri due successi: "NATI CON LA CAMICIA" e "NON
C'E' DUE SENZA QUATTRO", entrambi diretti da E.B.Clucher con Terence Hill
e Bud Spencer.
Ed ancora il film di
produzione americana:
"THE CURSE" (La
Maledizione) - diretto da David Keith con Claude Akins, Will Wheaton and John
Schneider.
La sua attività comprende
anche diverse collaborazioni con la RAI per le musiche di alcune
importanti fiction come "ALBERT E
L'UOMO NERO", le 100 puntate della Serie Televisiva:
"PASSIONI" su RAIUNO, il film televisivo in due puntate: “UN
FIGLIO A META’ ” regia di Giorgio Capitani con Gigi Proietti andato in onda su
RAI DUE.
Sempre con la RAI. la sua
collaborazione musicale al varietà televisivo "DOMENICA IN"
nel 1979 con Corrado e nel 1986 con Elisabetta Gardini.
Molte sono anche le sigle
composte da Micalizzi per famosi cartoni animati da LUPIN a TRIDER G 7 – UFO DYAPOLON e più di
recente la sigla della serie TRANSFORMERS e le musiche del film a cartoni animati
“BEN TORNATO PINOCCHIO”.
Nel 2006 Micalizzi ha
composto la musica del corto VIC diretto dal debuttante figlio si Silvester
Stallone, Sage, scomparso prematuramente poche settimane fa.
Nell’Ottobre del 1991 fonda
con Franco Migliacci e Domenico Modugno il Sindacato Nazionale Autori e
Compositori (SNAC) di cui è ora Presidente.
Nel 2003 viene eletto nel
CdA della SIAE ed in seguito diventa
Consigliere del Presidente.
Nel 2005 Micalizzi ha
formato un’orchestra di 18 elementi la BIG BUBBLING BAND con la quale ha
iniziato a tenere, con crescente successo, una serie di concerti nel corso dei
quali la Band esegue le sue numerose colonne sonore ed in particolare i temi
dei “polizieschi all’italiana” degli anni 70 e 80, molto richiesti da un
pubblico di appassionati (tra questi il regista Quentin Tarantino che di
recente ha inserito nella colonna sonora del film GRINDHOUSE – A PROVA DI MORTE
la versione originale del tema del film ITALIA A MANO ARMATA). Inoltre, molti
artisti HIP HOP in Italia e sopratutto negli USA utilizzano campionamenti
tratti dai suoi temi polizieschi per brani “Rap” di successo.
Da ricordare I concerti
della Band alla Casa del Jazz di Roma il 24 Ottobre del 2005 ed a Firenze,
nella settecentesca Villa delle Pavoniere, durante l’ultimo “Pitti Uomo”. In
particolare va segnalato il concerto tenuto al ROLLING STONE di Milano il 30
Maggio 2006 che ha riscosso notevole successo ed al quale hanno partecipato
vari artisti Hip Hop come rapper, DJ, Breakdancer. Tra i nomi presenti quella
sera Deda MD, Colle Der Fomento, The NextOne, Don Caos, Funky Turi AkA Calabro
Nove, Speaker Dee Mo.
Per il suo contenuto
innovativo questo concerto è stato ripetuto a grande richiesta al TEATRO
PALLADIUM di Roma il 20 Dicembre del 2006
Da ricordare la
partecipazione, come direttore d’orchestra, allo show TV di Canale 5
“PANARIELLO NON ESISTE”.
Nel 2012 pubblica “VELENO”
di cui parlano tutte le principali testate nazionali, dal Venerdì de La
Repubblica a Ciak al Fatto Quotidiano, da “Sette” del Corriere della Sera, a
XL, da L’Unità a Rockerilla a Rumore; Rai 5 Cooltour gli ha dedicato un lungo
servizio; Radio 2 Moby Dick gli ha
dedicato una lunga intervista; Radio Capital “Sentieri notturni” un’intera
puntata.
QUENTIN TARANTINO, nel suo
ultimo film “Django Unchained” ha scelto per la seconda volta un suo tema,
quello di “Lo chiamavano Trinità”, come brano di chiusura del film.
JOVANOTTI nel suo ultimo
tour “Lorenzo negli stadi” ha utilizzato il tema originale di “Lo chiamavano
Trinità” come brano di apertura dei suoi
concerti.
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